La basilica di Sant'Apollinare in Classe è una chiesa del VI secolo dedicata a Sant'Apollinare, il primo vescovo della città di Ravenna. Fu edificata da Giuliano Argentario su ordine dell'arcivescovo Ursicino durante la prima metà del VI secolo.
La
magnificenza dell'edificio è dovuta alla glorificazione della conquista
bizantina del 540 d.C. che ha fatto della città di Ravenna e della sua
Chiesa, uno dei centri più importanti nei rapporti con il l'Imperatore
d'Oriente.
La Basilica si trova a cinque chilometri dal centro città ed
è composta da tre navate e da un abside poligonale a cui si affiancano
due cappelle. All'interno si trovano venticinque colonne in marmo
che reggono i decori interni e lungo le quali si trovano i sarcofagi
dei vescovi ravennati, testimonianza della scultura cittadina nei vari
periodi storici.
Oltre che per i sarcofagi, la basilica di Sant'Apollinare in Classe è
famosissima per i mosaici bizantini (VII o IX secolo) che si trovano
nelle decorazioni interne e che sono un esempio unico di connubio tra
arte orientale e occidentale. Negli spazi tra i finestroni interni si
trovano le raffigurazioni dei quattro vescovi ravennati:
Ursicino, Orso, Severo e Ecclesio, rappresentati in abito sacerdotale e
recanti un libro in mano. Sotto l'altare centrale si trovano i resti di
Sant'Apollinare. Sulla sinistra della chiesa si erge un campanile di 37,
50 metri risalente al IX secolo. La basilica quando fu costruita, ben
1500 anni fa, sorgeva il riva al mare. Dal 1996 la basilica di
Sant'Apollinare in Classe fa parte del patrimonio tutelato dall'Unesco.