Il Castello Estense, detto anche Castello di San Michele, è senza dubbio il monumento più famoso e rappresentativo di Ferrara. Si tratta di una fortezza fatta costruire nel 1385 da Nicolò II d'Este come protezione per la città e per il signore stesso, dopo che la popolazione si era più volte rivoltata a causa di tasse considerate ingiuste. Si arrivò al punto in cui Marchese d'Este dovette consegnare alla folla Tommaso da Tortona, suo consigliere finanziario, perché quest'ultima lo facesse a pezzi.
Il
nome di San Michele arriva dal fatto che la prima pietra fu posta,
simbolicamente, il giorno del Santo, il 29 settembre. Il castello fu
fatto progettare da Bartolino da Novara – a cui si devono anche il
Castello di Pavia e quello di Mantova – che inglobò nella nuova
costruzione la vecchia Torre dei Leoni e a cui ne aggiunse altre tre, la
Marchesana a sud-est, la San Paolo a sud-ovest e la Santa Caterina a
nord-ovest. Solo dal 1450, con Ercole I, il Castello Estense divenne una
vera e propria dimora signorile, grazie ad abbellimenti sia interni che
esterni.
Il Castello Estense è famoso per le prigioni che si trovano nei
suoi sotterranei, note per la storia d'amore tra Ugo e Parisina – figlio
primogenito e seconda moglie di Nicolò III d'Este - che vi trovarono la
morte per decapitazione. Al piano terra si trovano le cucine, la Sala
del Cordolo e la Rampa delle artiglierie.
Con l'annessione di Ferrara al Regno d'Italia (1860) il Castello – acquistato per 70mila lire dall'amministrazione provinciale – divenne la sede di uffici e della Prefettura. L'edifico è stato più volte ristrutturato negli anni, anche a seguito dei bombardamenti subiti durante la Seconda Guerra Mondiale. Dal 1999 è iniziato un progetto provinciale per rivalutare la struttura: la Prefettura è stata trasferita e il castello è stato sede di importanti manifestazioni culturali, sia nazionali che internazionali.