Il Mausoleo di Galla Placidia si trova a Ravenna, poco distante dalla Basilica di San Vitale e risale alla prima metà del Quinto secolo dopo Cristo. Il Mausoleo, secondo la tradizione, è stato fatto costruire dalla sorella dell'Imperatore Teodosio, titolare dell'Impero d'Occidente, per la sua famiglia. Non esistono fonti certe in proposito, resta il fatto che Galla Placidia morì e fu probabilmente sepolta a Roma. Numerose sono comunque le leggende attorno alla sua persona: una dice che il corpo di lei, imbalsamato, fu portato al Mausoleo e lì rimase per secoli in esposizione finché, nel Sedicesimo secolo, un maldestro devoto le diede per sbaglio fuoco, distruggendone i resti.
Il Mausoleo ha una pianta a croce latina con una cupola centrale: alla fine dei bracci della croce si trovano dei sarcofaghi di marmo. Gli esterni sono caratterizzati da decori scarsi mentre, all'interno, si possono ammirare i tradizionali mosaici ravennati, i più antichi della città. Si ipotizza che, visto che Galla Placidia di recava spesso a Costantinopoli, il mosaicista fosse bizantino, anche se nessuna notizia certa esiste in proposito. Da notare le decorazioni della cupola: un magnifico cielo notturno stellato con una croce al centro con ai lati, i quattro evangelisti. Nelle lunette si può, inoltre, ammirare una rappresentazione di San Lorenzo e del Buon Pastore da due lati, mentre negli altri due dei cervi che si abbeverano a una fonte. Pare che il Mausoleo, comunque, sia stato costruito secondo un modello visibile sia a Roma che a Costantinopoli – come per molti edifici ravennati – che comprendeva l'annessione alla Chiesa di Santa Croce con un portico oggi scomparso.