La Mole Vanvitelliana (detta anche Lazzaretto) si trova di fronte al porto di Ancona, su un'isola artificiale, collegata alla terraferma da tre ponti. Inizialmente era collegato solo da imbarcazioni. L'edificio occupa uno spazio di oltre 20mila metri quadrati e può contenere fino a 2000 persone.
È stata progettata da Luigi Vanvitelli (lo stesso che ha progettato la Reggia di Caserta) nel 1733, su un progetto di Papa Clemente XII. I lavori finiranno nel 1743. È una costruzione in pietra d'Istria a base pentagonale non priva di richiami simbolici: il cinque, infatti, riprende il potere dell'uomo di modificare l'ambiente circostante. Per questo anche la cittadella che si trova sopra la mole ha la pianta di una stella a cinque punte. La struttura sarebbe dovuta servire proprio come lazzaretto, per mettere in quarantena persone e merci in arrivo da mete potenzialmente sospette.
Nei secoli fu usata come carcere, ospedale, magazzino della dogana e
magazzino del Monopolio Tabacchi. La Mole Vanvitelliana ha giocato un
ruolo difensivo durante l'assedio austriaco e durante la Prima Guerra
Mondiale. La Mole Vanvitelliana è stata acquisita dal Comune di Ancona
nel 1977 ed oggi è un famoso e florido centro culturale che ospita, in
una parte, il Museo Tattile Omero. Nel 1996 è stato costituito il Fondo
Mole Vanvitelliana, un'associazione giuridica sostenuta dalla Regione
Marche, dalla Provincia di Ancona, dalla Banca delle Marche e
dall'Associazione degli industriali, che si occupa di gestire il
recupero e la gestione della Mole e delle sue attività culturali. La
Mole ha già ospitato diverse importanti mostre d'arte e diverse edizioni
dalla Biennale d'arte contemporanea delle Marche.
Per informazioni: www.fondomole.it.