L'Obelisco di Urbino si trova in Piazza del Rinascimento, sul lato orientale del Palazzo Ducale e proprio di fronte alla Chiesa di San Domenico. Si tratta di un monumento di medie dimensioni formato da quattro blocchi sovrapposti la cui origine risale all'epoca di Hofra o Apries (la ventiseiesima dinastia egizia, risalente al periodo 558-568 a.c).
L'obelisco
è collocato su un piedistallo di pietra egizia. Sulla cuspide si trova
una lastra con lo stemma della famiglia degli Albani e una croce di
bronzo. La tradizione racconta che al suo interno sia conservato un
frammento della croce di Cristo. La struttura è attraversata,
verticalmente, da un geroglifico egizio.
Le origini del suo
arrivo non sono tutt'ora chiare: si dice che sia stato portato a Roma
alla fine del Primo secolo per essere, successivamente, posto nel tempio
di Iside che sorgeva in Campo Marzio. Quando, alla fine de IV secolo,
l'imperatore Teodosio rese i culti pagani illegali nell'impero,
l'obelisco fu rimosso.
Venne ritrovato e rivalutato nel Diciottesimo secolo, con la grande
passione per l'archeologia. Nel 1731 fu donato al cardinale Urbani –
come dono per la celebrazione del pontificato di Clemente XI – a Urbino:
i cinque blocchi dai quali è composto furono riuniti e rimontati.
L'Obelisco di Urbino è uno dei dodici obelischi che si trovano sul
territorio italiano: gli altri si trovano quasi tutti a Roma. Fu Papa
Sisto V ad iniziare a voler porre in diversi punti della città questi
monumenti egizi come simbolo della potenza della Chiesa romana e del suo
papato. Gli obelischi furono, inoltre, parte del piano di
ristrutturazione urbana della città.