Il Palazzo Re Enzo si trova nella centralissima piazza Maggiore a Bologna, di fianco al Palazzo del Podestà e di fronte alla Fontana del Nettuno. L'edificio fu costruito nel 1245 per ospitare assemblee cittadine. Doveva inizialmente chiamarsi “Palatium Novum” (Palazzo Nuovo) ma divenne conosciuto con il nome di “Palazzo Re Enzo”. Perché?
Immediatamente
tre anni dopo la fine dei lavori divenne la dimora (forzata) di Re
Enzo, figlio dell'Imperatore Federico II di Svezia, che era stato
catturato nei pressi di Modena. Enzo vi rimase fino al 1272, anno in cui
morì. Fu sepolto nella basilica di San Domenico. Al piano terra del
Palazzo si ospitava la zona “militare”, il carroccio e le altre macchine
e al primo piano gli uffici pubblici e la cappella. Nel 1386 venne
realizzata, al primo piano, la Sala del Trecento da Antonio di Vincenzo
che poi sede dell'archivio comunale. Dalla destra del Palazzo Re Enzo si
accede alla Cappella dei Carcerati, in cui venivano condotti i
condannati a morte.
Ci sono numerose leggende che girano intorno alla figura di Enzo: pare
che fossero stati proposti a Bologna riscatti consistenti, che la città
rifiutò. Inoltre, si dice che sebbene Re Enzo passasse le giornate con
gli altri prigionieri, la notte venisse appeso in una gabbia legata al
soffitto. Pare inoltre che il Re abbia avuto figli durante la prigionia:
il più famoso fu quello che viene attribuito all'amore con una
contadina, Lucia di Viadagola, e che prese il nome di Bentivoglio. Da
lui di narra sia nata la famosa casata.